Gatti nella terza età

La speranza di vita nei nostri animali da compagnia è significativamente aumentata negli ultimi decenni, in particolare grazie ai progressi della nutrizione , della medicina geriatrica e preventiva veterinaria, nonché al miglioramento delle condizioni ambientali in cui vivono.

Spesso la domanda che si pone un proprietario attento è: “a partire da che età devo considerare il mio gatto un anziano?”. 

Così come per gli esseri umani la risposta a questa domanda non può essere univoca. L’invecchiamento è un processo naturale inevitabile. Vari fattori possono, tuttavia, accelerarne o rallentarne l’evoluzione (fattori ambientali, genetici o patologie acquisite …). Ciò nonostante è di comune consenso considerare un gatto anziano a partire dagli 11-12 anni di età.

Il processo di invecchiamento è dovuto ad una progressiva inefficienza del sistema immunitario, dall’accumulo dei danni provocati dai radicali liberi e da un vero e proprio deterioramento genico. L’avanzare dell’età porta con sè spesso segnali abbastanza caratteristici che, come proprietari , possiamo imparare a riconoscere. 

 L’attività e la voglia di giocare si riduce gradualmente, spesso a causa dei primi dolori articolari. Il progressivo declino della funzione gastrointestinale porta a una perdita di massa corporea, anche a fronte di un appetito conservato o addirittura aumentato. Tuttavia con l'avanzare dell'età, i gatti diventano spesso di gusti molto difficili e il proprietario si trova a dover cambiare frequentemente alimenti, per trovare soluzione all'ennesimo rifiuto. Questo è dovuto spesso a una minore sensibilità dei sensi del gusto e dell’olfatto.  Anche il senso della sete risulta essere ridotto e questo porta a una disidratazione cronica che si manifesta con una cute sempre meno elastica. Il pelo risulta meno lucido e brillante e compaiono i primi peli bianchi o grigi, in particolare attorno al naso. Questo decadimento della pelliccia è dovuto anche ad una minore cura di sè da parte del gatto. Si assiste, inoltre, ad un invecchiamento neurologico che si può manifestare ad esempio attraverso una minore interazione con i proprietari, un maggior numero di ore passate a dormire durante la giornata, comportamenti insoliti o disorientamento.

Tutti questi segnali possono essere dovuti ad un normale declino fisico legato all’età avanzata, ma non vanno mai sottovalutati, soprattutto se la loro insorgenza è improvvisa. 

Avere un animale anziano in casa implica per il proprietario qualche attenzione in più ed alcuni semplici accorgimenti possono aiutarlo ad affrontare la sua terza età.

I gatti anziani hanno necessità di una quotidianità tranquilla, con situazioni stressanti ridotte al minimo. Tuttavia, dedicare in vari momenti della giornata qualche minuto a giochi poco faticosi, aiuta a mantenerlo attivo e vigile. Aiutarli a salire e scendere scale, sedie o punti elevati può ridurre i dolori articolari. L’assunzione di acqua è di fondamentale importanza per un corretto funzionamento dell’apparato urinario e prevenire difficoltà del transito intestinale così frequenti nei gatti poco idratati. E’ necessario che l’acqua a disposizione sia sempre fresca e per i soggetti a cui piace bere acqua corrente, si può mettere a disposizione una fontanella per gatti, che si può reperire a prezzi molto contenuti nei negozi per animali. La dieta deve necessariamente cambiare al variare delle esigenze dell’ organismo; si devono scegliere quindi diete specifiche per gatti anziani. La scelta di un alimento secco incontra più facilmente le esigenze del gatto che preferisce alimentarsi con piccoli pasti durante tutto l’arco della giornata. L’alimento umido ha dalla sua il vantaggio di far assumere una buona quantità di acqua già con il pasto. La scelta corretta potrebbe essere quella di trovare un giusto equilibrio tra i due tipi di alimento. Le ciotole devono essere facilmente accessibili e quindi a terra, per evitare sollecitazioni delle articolazioni. Anche la lettiera deve essere posta in un luogo facilmente raggiungibile, anche se lontano dalla zona pasto e deve essere pulita quotidianamente. Il proprietario osservando il proprio animale nella zona pasto e nella lettiera, può essere il primo ad accorgersi di importanti variazioni nell’assunzione di cibo e acqua o nella produzione di urine e feci. Importanti variazioni di queste funzioni organiche possono essere il primo segnale di qualche cosa che non va e devono portare a chiedere un consulto al veterinario di fiducia. 

L’invecchiamento porta con sé un inevitabile aumento delle probabilità di ammalarsi, dovuto appunto a un progressivo declino delle funzionalità organiche e delle difese immunitarie.

Un proprietario attento è spesso il primo a notare delle importanti variazioni nelle abitudini quotidiane del proprio gatto. Questa osservazione può spesso portare a scoprire le patologie ai loro esordi, permettendo così una diagnosi e una successiva cura tempestiva.

 L’aumento eccessivo della sete e della quantità di urina prodotta, ad esempio, è un segnale importante che può indicare una riduzione della funzionalità renale o di un problema endocrino: patologie abbastanza frequenti nel gatto anziano.

Spesso l’età avanzata porta ad una graduale e lenta diminuzione del peso, dovuta ad una minore efficienza dell’apparato gastrointestinale e a una riduzione delle masse muscolari. Le importanti variazioni di peso o di appetito, soprattutto se repentine, possono tuttavia essere un campanello d’allarme: patologie endocrine o gastrointestinali sono frequentemente imputate di questi sintomi.

Purtroppo così come nella medicina umana, anche nel gatto l’aumento della speranza di vita va di pari passo con l’aumento della incidenza delle patologie oncologiche. In questo ambito la diagnosi precoce che il proprietario può fare, riguarda solitamente solo la cute. Uno spazzolamento e una cura del pelo periodica possono infatti portare a scoprire piccoli noduli che, se investigati rapidamente, portano spesso a una risoluzione completa del problema. 

Questi piccoli accorgimenti insieme a un controllo semestrale presso il vostro veterinario di fiducia possono allungare la vita del vostro felino e rendere molto più felice la sua terza età.